
Per il Blog ‘Cider Shots!’ abbiamo pensato a una nuova rubrica per conoscere meglio le persone impegnate nel mondo del sidro.
Non potevamo iniziare se non intervistando Marco Manfrini, presidente dell’APAS – Associazione Pommelier e Assaggiatori di Sidro, diplomato con Gabe Cook e presso la ACA – American Cider Academy, produttore, consulente, divulgatore, bevitore. Insomma, se la definizione di “pommelier” nei Neologismi Treccani 2024 avesse un volto sarebbe quello di Marco!
Marco Manfrini
Da dove nasce la tua passione per il sidro?
I miei primi ricordi di assaggio del sidro risalgono all’adolescenza. Frequentando molto la regione del Devon, avevo la fortuna di assaggiare tante varietà e tipologie grazie alla vasta proposta di sidro locale che era disponibile in supermercati e corner shops. Mi innamorai del gusto del tannino della mela e del suo bilanciamento con dolcezza e acidità; era un gusto che mi proiettava nel countryside più profondo tra brughiere, fango, mucche e pecore . Quindi, prima assaggiandolo a casa, e poi, invece, quando fui più grandicello, iniziai a bere sidri sempre più tannici e secchi e cominciai a interessarmi alla loro produzione. Il sidro che più mi ha ispirato e che mi fece innamorare fu il Devon Mist di Sandford Orchard, mentre altri sidrifici che ricordo e bevevo spesso erano Ashridge, Heron Valley, Dorset Nectar, Yarde. Nel 2010 o 2011 feci la mia prima visita in un sidrificio: ricordo ancora il tentativo di provare a prendere l’appuntamento, un totale imbarazzo. Una figuraccia. Dovetti passare il telefono a mia zia perché non riuscivo a capire nulla di quell’accento. L’azienda era Hunts, e ricordo un omone altissimo e simpatico, che portava stivali di gomma alti e un Barbour consumato. Sarà stato sulla sessantina. Mi prese a cuore, rispose come poteva alle mie domande e mi spiegò che l’azienda stava facendo un passaggio generazionale e stava per innovarsi con l’arrivo del figlio, che aveva una visione della produzione molto più tecnica e moderna di lui. Per lui, il sidro si faceva semplicemente spremendo le mele e lasciandolo fermentare durante tutto l’inverno: “Perché la temperatura qui è adatta, per questo abbiamo dei tetti così alti e appuntiti, così il calore si alza e in basso al sidrificio c’è sempre la temperatura stabile e ottimale per la fermentazione.” Non ero sicuro di cosa dicesse, ma ero affascinato. Credo di avere ancora a casa dei miei un diario dove incollavo le etichette che recuperavo dalle bottiglie che bevevo e scrivevo una descrizione del sidro. Sono rimasto affascinato da questa bevanda al punto di approfondire, piano piano, sempre di più la ricerca. Nel 2014 ho imbottigliato il primo sidro prodotto da me e nel 2018 decisi di andare in Inghilterra ad approfondire la produzione. Conobbi Albert di Ross-on-Wye Cider & Perry a una degustazione in un epico Cider Shop di Bristol, durante il primo Cider Salon, e nacque un’amicizia che ancora oggi reputo un dono. Da lì in poi si sono susseguite innumerevoli storie e avventure di persone e sidro che si possono raccontare solo davanti a una bottiglia e un bicchiere.
Quale è la tua posizione nel mondo del sidro oggi?

La mia posizione nel mondo del sidro di oggi è divertente: curiosa, inaspettata, impegnativa, ma anche molto stimolante. È divertente perché il mondo del sidro è genuino e ricco di persone appassionatissime che hanno tanto da mettere in gioco sulla tavola del confronto. È inaspettata perché è stata una sorpresa per me ritrovarmi nel ruolo di primo italiano con la certificazione di Pommelier, certificazione che ho conseguito a Londra nel 2019, del tutto inconsapevole di cosa mi avrebbe portato a fare. È impegnativa perché l’opportunità di essermi ritrovato nel posto giusto, nel momento giusto, in una passione così grande mi ha portato ad assumermi molti impegni e responsabilità che condizionano la mia quotidianità. Impegni che rendono la mia vita molto divertente, ma che personalmente mi mettono alla prova giorno dopo giorno su fronti professionali anche senza precedenti. Sono socio fondatore e anche il primo presidente dell’Associazione Pommelier e Assaggiatori di Sidro, un’associazione di divulgazione nata con l’intento di creare una rete e un contatto il più diretto possibile tra tutti gli operatori e appassionati del settore sidro in Italia, creando momenti e situazioni dove si fa cultura e si condividono esperienze: festival, mercati e fiere dove poter incontrare produttori; partecipazioni a concorsi a tema; visite guidate; degustazioni e cider club, collaborazione e condivisione di articoli, progetti editoriali e newsletter. Ma soprattutto, è stimolante perché, aldilà dell’ente associativo, personalmente mi dà la possibilità di viaggiare ed esprimermi, come giudice quando partecipo a concorsi in Italia e in Europa e come produttore quando collaboro o faccio consulenza ad aziende del settore. È curiosa perché mi dà la possibilità di conoscere storie eccezionali, di assaggiare gusti e visitare terroir sorprendenti e, soprattutto, nutre la mia persona, dandomi la possibilità di conoscere ed imparare da persone e personalità incredibili di cui il mondo del sidro è costituito.
Quali sono le tue aspettative sul mondo del sidro in generale e in Italia?
Io mi aspetto che il mondo del sidro in Italia continui il suo sviluppo culturale, nel nostro Paese abbiamo poca consapevolezza di cosa sia il sidro ma una grande cultura di cosa sono e come si producono il vino e le mele, perciò sono convinto che ci sia spazio per sperimentare e accrescere il mercato. Crescita che può avvenire esclusivamente attraverso una consapevolezza nella divulgazione del prodotto da parte di chi lo promuove.
Quale è il tuo posto preferito dove bere sidro?
Il mio posto preferito dove bere sidro è al pub o al ristorante. Generalmente in un qualsiasi locale dove posso bere sidro abbinandolo a qualche cibo locale.
Dopo di te, chi dovremmo intervistare?
Dopo di me dovresti assolutamente intervistare Andrea Bedini, fondatore del Torino Ciderclub e dell’Associazione Pommelier e Assaggiatori di Sidro e protagonista della scena italiana del sidro.
Se sei interessato a corsi di formazione sul sidro per la vendita e la somministrazione nel tuo locale
o a diventare “pommelier certificato”
contatta l’Associazione Pommelier e Degustatori di Sidro